
Le Tribunal de commerce de Berne a donné raison à la plainte de 26 salons de coiffure contre l’association faîtière Coiffure Suisse. Coiffure Suisse regrette vivement cette décision et souligne que les plaignants cherchent, au fond, à faire annuler la convention collective nationale des coiffeurs (CCN) – une démarche qui nuit gravement aux intérêts de l’ensemble de la branche.
I sindacati Unia e Syna e l’associazione di categoria Coiffure Suisse salutano con favore l’obbligatorietà generale conferita dal Consiglio federale al CCL per il mestiere di parrucchiere. La tutela delle condizioni di lavoro nel ramo prosegue pertanto senza soluzione di continuità. Il nuovo CCL entra in vigore il 1° gennaio 2024 e disciplina le condizioni di lavoro di circa 11'000 occupate e occupati impiegati in 4’232 saloni di parrucchieri. Il contratto prevede anche un aumento significativo dei salari minimi e combatte in modo ancora più efficace il dumping salariale e la concorrenza sleale.
Durante la pandemia di Corona, i negozi di parrucchieri hanno svolto un ottimo lavoro di implementazione dei concetti di protezione e delle norme igieniche. L'igiene non solo è stata oggetto di grande attenzione durante Corona, ma è anche parte della formazione AFC/CFP dei parrucchieri e fa parte del lavoro quotidiano di questi ultimi.